Mentre in Italia si cerca ancora di capire come regolamentare (tassare) l'utilizzo dei droni ad uso personale/commerciale, c'è chi pensa in maniera costruttiva su come realizzare un sistema per il controllo dello spazio aereo utilizzabile dai droni.
Nomi altisonanti
Nientemeno che la NASA in persona sta collaborando con la startup Airware per sviluppare un sistema di controllo del traffico aereo dei droni internet-based. Jonathan Downey, CEO di Airware, in possesso di molte licenze di pilotaggio ed un CV di tutto rispetto, sembra avere in mano la società e l'accordo in grado di porre delle basi solide allo sviluppo di una regolamentazione condivisa sul volo di questi "piccoli grandi cosi".
Nuove idee, vecchi dubbi
Come già discusso in questo articolo, ci sono ancora molti dubbi riguardo il futuro di questa tecnologia, in questo articolo invece abbiamo visto come colossi si stiano muovendo sempre di più in questa direzione anche sfruttando le giovani menti a disposizione sul mercato dell'amatoriale da competizione.
L'amministrazione statunitense ha fornito una stima riguardo i 7500 velivoli auto pilotati che solcheranno i cieli d'America nel 2018. Se non viene deciso ed organizzato preventivamente un sistema di controllo potremmo presto vedere stormi di droni in perfetto caos.
Il progetto NASA-AirWare
Tornando al progetto, la filosofia di fondo si basa sul concetto di No-Fly-Zone, uno spazio aereo che non può essere solcato temporaneamente o permanentemente, e di quali strumenti e tecnologie possono essere utilizzate per comunicare ai droni nelle vicinanze di cambiare rotta o addirittura arrestare la propria corsa. Il primo step di questo interessante progetto sarà limitato alla sola richiesta di approvazione di una rotta attraverso internet, ma le applicazioni future possono essere quasi illimitate.
La nuova era spaziale
Nel frattempo in tutto il mondo altre compagnie di questo tipo stanno cercando di sviluppare il proprio drone standard e il proprio sistema di monitoraggio e controllo aereo. Siamo vicini ad una nuova competizione internazionale sulle orme della vecchia corsa allo spazio fra Russia e USA? Lasciate un commento sotto questo articolo o attraverso la pagina ufficiale Facebook.
fonti
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