mercoledì 7 gennaio 2015

TUTORIAL SQL SERVER - PARTE I

Abbiamo parlato a lungo su Programmazione Applicata di SQL Server, l'RDBMS di casa Microsoft che è di fatto uno degli standard adottati nel mercato per soluzioni efficienti e facilmente scalabili. Con questo articolo iniziamo un tutorial passo passo per imparare ad installare, configurare e utilizzare uno degli strumenti più utili per un programmatore.


La versione presa in considerazione in questa guida è Microsoft SQL Server 2012.

Microsoft SQL Server

Microsoft SQL Server è un software RDBMS. Questo software viene utilizzato per gestire database di piccole, medie e (in ambito enterprise) grandi dimensioni; il "linguaggio di programmazione" è il Transact SQL (T-SQL), una versione dello standard SQL leggermente modificata. Non voglio dilungarmi su come SQL Server mantiene i dati sul file system, sulle tabelle e sulla progettazione relazionale. 

Una serie di software concorrenti compongono il "motore database", si occupano della gestione dei dati e di processare i comandi SQL. Il motore non ha interfaccia, infatti esiste un altro software chiamato Management Studio che fornisce strumenti visuali e testuali per eseguire operazioni semplici o complesse in maniera guidata. Non è obbligatorio che su un sistema vengano installati sia il motore che l'interfaccia, infatti sono presenti sul mercato (e nell'ambiente open source) una miriade di interfacce per database SQL Server. 

A seconda delle esigenze di progetto, esistono moltissime licenze commerciali che possono essere acquistate con un database SQL Server. In ogni caso è sufficiente sapere che esiste una versione gratuita chiamata Express con alcune limitazioni prestazionali. Per i dettagli consultare il sito Microsoft dedicato.

Download

Come appena detto, esistono quindi due macro-software che formano insieme Microsoft SQL Server: il motore e l'interfaccia.



Per installare la versione di Microsoft SQL Server 2012 è necessario il framework .Net 4.0 sulla macchina. (scegliete il file di installazione per l'architettura hardware utilizzata fra 32 e 64 bit).

Installazione motore database

Avviamo il file di installazione del motore database  per prima cosa (file SQLEXPR_x64_ENU.exe). Dopo un breve momento necessario per decomprimere i file di installazione (figura 1), inizia il vero e proprio processo di installazione (figura 2). Ci verrà chiesto se vogliamo iniziare con una nuova installazione o eseguire l'aggiornamento di una già presente, naturalmente sceglieremo la prima opzione.

figura 1
figura 2

Durante tutto il processo di installazione dovremo armarci di una grande pazienza, la Microsoft è famosa per non avere file di installazione particolarmente rapidi e veloci, quindi se siete sicuri di aver premuto una volta, non continuate a premere i link finchè la situazione non cambia, limitatevi ad aspettare. 

Quando richiesto accettate l'accordo di licenza (figura 3) e proseguite nell'installazione (se presente una connessione ad internet viene richiesto se si desidera scaricare gli aggiornamenti automaticamente). Se tutto va bene, il processo di installazione viene fatto partire (figura 4).

figura 3

figura 4

Al termine della installazione preliminare, viene richiesto di selezionare i componenti da installare sul sistema (figura 5), in questo caso sarebbe possibile effettuare una scrematura dei componenti da utilizzare ma per semplicità lasceremo le impostazioni di default per proseguire.

figura 5
La scelta successiva riguarda la selezione del nome da associare alla istanza SQL Server installata sulla macchina. Ogni motore database infatti viene associato univocamente con un identificativo testuale ed è possibile far coesistere più istanze nella stessa macchina. Possiamo chiamare l'istanza nel modo che vogliamo anche se, personalmente, preferisco lasciare il nome di default (figura 6).

figura 6
Come detto in precedenza, il motore del database è un insieme di software concorrenti che implementano la gestione del database. A tutti gli effetti questi software sono servizi che vengono eseguiti in background nel sistema operativo, per questo motivo è possibile eseguire questi servizi con differenti account Windows associati alla macchina o al dominio (figura 7). In questo caso ci limiteremo a proseguire senza specificare utenze particolari.

figura 7
Dopo aver dato il nome al nostro motore database ed aver acconsentito che i servizi vengano fatti partire con le utenze di default, procediamo con lo specificare le credenziali di accesso. Esistono due tipi di accesso in SQL: 
  1. Autenticazione Windows. Effettuata tramite la verifica delle credenziali di accesso dell'utente windows loggato alla macchina al momento dell'utilizzo dell'interfaccia grafica di accesso.
  2. Autenticazione Mista. Effettuata tramite una autenticazione Windows o in alternativa ad un nome utente ed una password relativi ad un utente contenuto direttamente nel motore database.
Personalmente preferisco l'autenticazione mista, in quanto nei miei progetti ho poca libertà di movimento all'interno dei domini aziendali o utenti del computer. Quando viene selezionata l'autenticazione Mista, viene richiesta la password dell'utente amministratore (nome utente: sa) obbligatoria per proseguire (figura 8). 

figura 8
Al termine della procedura di installazione, riavviare il sistema operativo.

Installazione Management Studio

Dopo aver installato correttamente il motore database, procediamo con l'esecuzione del file di installazione del Management Studio (file SQLManagementStudio_x64_ENU.exe). Anche questa volta è necessario attendere il processo di decompressione dei file di installazione prima di procedere. La schermata proposta è identica a quella vista in precedenza durante l'installazione del motore database (figura 9).

figura 9
Anche in questo caso sarà controllata la presenza degli aggiornamenti prima di procedere con l'installazione. Al termine di una breve sequenza di caricamenti ci verrà chiesto di selezionare a quale istanza è necessario aggiungere funzionalità (figura 10), a tutti gli effetti il Management Studio è visto come una funzionalità accessoria da aggiungere ad una istanza SQL Server.

figura 10
In realtà non importa a quale istanza viene collegato il Management Studio, il software è in grado automaticamente di effettuare una ricerca delle istanze presenti sul computer o sulla rete e collegarsi indistintamente ad ognuna di esse (a patto di avere le credenziali di accesso, naturalmente). Dopo aver selezionato l'istanza è necessario selezionare i componenti da installare, a differenza della istallazione precedente, questa volta sarà necessario selezionare manualmente la funzionalità di Management Tools - Basic (figura 11).

figura 11
Al termine della procedura di installazione, riavviare il sistema operativo.

Verificare l'installazione

Per verificare l'installazione appena eseguita, lanciate il software Microsoft SQL Server 2012 Management Studio dal menu Start di Windows oppure digitate il comando ssms.exe da riga di comando (esegui). L'interfaccia di login (figura 12) è formata dalle seguenti sezioni:
  1. Nome Server. Può essere inserito sia il nome DNS della macchina che l'indirizzo IP associato, in entrambi i casi per fare riferimento ad una specifica istanza SQL Server sarà necessario scriverlo nella forma nomeserver\istanzasql.
  2. Autenticazione. Selezionare se si sta cercando di effettuare una autenticazione Windows oppure una SQL.
  3. Nome utente. Richiesta solo nel caso in cui viene effettuata una autenticazione SQL.
  4. Password. Richiesta solo nel caso in cui viene effettuata una autenticazione SQL.
figura 12
In linea di massima, se viene premuto il tasto connetti senza messaggi di errore, significa che tutto è andato per il meglio, complimenti!

Verso la parte II

Nel prossimo articolo vedremo la configurazione avanzata del database e la creazione della prima base dati. 

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