giovedì 22 gennaio 2015

OPEN SPACE, SOLUZIONE O PROBLEMA?

Avete letto bene, non ho scritto Open Source ma bensì Open Space. Avete presente quegli ambienti di lavoro aperti con grandi scrivanie comuni e un gran numero di persone nella stessa stanza che lavorano indipendentemente o collaborano a progetti comuni? Sto parlando di Open Space, vediamo se è veramente la soluzione definitiva al problema della produttività di gruppo...

Parola di Washington Post

Da Facebook a Google, l'intera Silicon Valley è sottomessa al pensiero dell'Open Space dove un grandissimo numero di persone collabora e lavora in un grandissimo spazio aperto. Lindsey Kaufman del WashingtonPost in questo articolo solleva qualche dubbio sulla effettiva validità di questo progetto.

Lei stessa è stata vittima del passaggio da un ufficio privato ad un Open Space, dove la sua privacy è stata sottoposta ad un forte stress: lei, come molti altri nel mondo, ha la buona abitudine di bere molto, causando una eccessiva necessità di andare in bagno, cosa che però la metteva a disagio in quanto altre persone potevano giudicare in modo sbagliato le sue necessità biologiche. Non sono solo le abitudini del singolo ad essere sottoposte a giudizio ma anche la pazienza viene fortemente messa alla prova in quanto le aziende più eccentriche (quasi tutte nella Silicon Valley) hanno anche degli altoparlanti che trasmettono musica 24/7 all'interno dell'azienda. Vi immaginate quanti rumori possono esserci in uno spazio aperto con 3000 ingegneri al suo interno, beh allora non lavorate alla Facebook Inc. 


La mia esperienza personale...

La mia esperienza personale è letteralmente costellata di Open Space tant'è che la mia abitudine ad essi è così alta che credo di avere sviluppato un filtro uditivo naturale per programmare fluidamente anche con venti persone accanto. Quando ho lavorato in Danimarca le cose sono state leggermente più complesse in quanto il mio "filtro uditivo" non era abituato a sentire sbraitare gente in lingue diverse. 

Credo che l'Open Space sia una soluzione che si porta dietro qualche problema:

  • SALUTE quando una persona raffreddata lavora in un Open Space ha più probabilità di contagiare i propri colleghi. 
  • GOSSIP quando i comportamenti del singolo sono agli occhi di tutti, tutti possono parlare dei fatti dei singoli. I pettegolezzi possono sfociare in comportamenti spiacevoli fino anche a fenomeni di violenza psicologica sul posto di lavoro.
  • LAVORO FINO A TARDI la pace dei sensi arriva dopo le 18:30/19:00 quando gran parte dei colleghi ha lasciato il posto di lavoro e solo a quel punto si possono risolvere problemi più complessi
  • TROPPE OPINIONI se già mettere d'accordo i membri del team è complicato, avere costantemente gli occhi di altri colleghi sul proprio progetto causa una produzione di opinioni diverse mastodontiche (alla macchinetta del caffè ti viene dato un consiglio, in sala mensa ti viene dato un consiglio, quando sei in riunione col team uno che passa di lì per caso ti da un consiglio, insomma.. la gente dovrebbe farsi i fatti propri).

Esito: POSITIVO

Tutto sommato però ritengo l'esperienza Open Space molto positiva, aiuta a socializzare e lavorare in gruppo. A volte può sembrare stressante ma in breve tempo ci si abitua e si inizia a lavorare forse meglio di prima.

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