martedì 4 novembre 2014

PUNTO DI PARTENZA "INTERNET DELLE COSE" (IOT)


L'IOT (Internet delle cose, traduzione a mio avviso ORRENDA) è la "nuova" frontiera della tecnologia che l'umanità si appresta a raggiungere. Ormai tutti abbiamo uno smartphone in tasca, un notebook nello zaino ed un tower desktop a casa connesso in cloud per un accesso ai file rapido e veloce. 


Una tecnologia "nuova"

Perchè continuo a scrivere la parola "nuova" fra doppie virgolette? Semplice: Internet è una invenzione degli anni 80 realizzata negli anni 90 che, anche se cambiata nel tempo, non è stata stravolta nella sua strutura di base anche se ci sono gruppi di multinazionali che si stanno spingendo in quella direzione (link all'articolo).

La tecnologia che stiamo utilizzando nell'IOT è la stessa che è sempre esistita, la differenza è che al giorno d'oggi è (finalmente) facile reperire e distribuire l'hardware necessario a compiere la sinfonia, cosa che negli anni 90 non sarebbe stato possibile dato la miriade di protocolli che nascevano e sparivano nel mondo dell'informatica. Quando penso all'IOT mi viene in mente Einstein/Galileo/Newton che pensava all'esperimento del martello-piuma (Univesalità della caduta libera) non avendo i mezzi per creare una camera da vuoto assoluto per testare le sue idee (guarda questo video).

Punto di partenza

Lasciamo perdere le lezioni di storia, l'IOT (internet delle cose) è una visione futuristica: ogni oggetto inanimato presente in una stanza che può eseguire un compito è connesso ad internet in modo tale da ricevere/inviare informazioni di se stesso o dell'ambiente circostante. Meraviglioso.

Il punto di partenza di uno sviluppatore deve rispettare un approccio down-top. Non top-down? NO! Qual'è il tuo progetto? Regolare la temperatura di casa, stanza per stanza, dal tuo smartphone anche quando sei fuori? bene parti dall'hardware. Arduino/RaspberryPi per principianti amatoriali oppure home PLC per i professionisti.

Perchè partire dal basso? perchè devi conoscere le limitazioni. Non puoi sperare di costruire qualcosa partendo dai massimi sistemi cloud based se poi l'hardware ti supporta al massimo un rele da 1 ampere. Parti dalla struttura hardware, da ciò che ti serve per azionare e/o controllare fisicamente quello che ti serve e poi pensa al sistema web distribuito in grado di comunicare.

Conclusione

Non è mia intenzione dedicare una rubrica ad un argomento in così piena evoluzione, tantomeno dedicarmi ad articoli che permettono di automatizzare il forno di casa, a meno che i lettori non siano interessati. Mi è sembrato giusto dare un punto di partenza per chi si vuole avvicinare al mondo del IOT, ho parlato con molti neolaureati in cerca di startup dalle idee rivoluzionarie che però non hanno idea da dove partire. Al giorno d'oggi non serve essere un ingegnere elettronico per programmare una piattaforma così open come Arduino, al massimo prendete dei progetti già fatti nella sezione tutorial per iniziare, funzionano bene come punto di partenza, garantisco.

Vi siete cimentati nello sviluppo IOT? Che ne pensate? 

p.s. se dopo aver realizzato la vostra architettura hardware avete dei dubbi sullo sviluppo dell'interfaccia grafica, segui la nostra guida.


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