lunedì 29 gennaio 2018

MALUMORI IN CASA GOOGLE


Molti ingegneri sognano posti di rilevanza in compagnie tripla-A come Google, ma c'è anche qualcuno che prende in considerazione l'idea di abbandonare queste compagnie a causa di problemi ben specifici.





Fonte: Slashdot [link]

Steve Yegge 

Steve Yegge [profilo Google+] [wikipedia], ex ingegnere Amazon per 6 anni e in Google per altrettanti, creatore del porting di Rails in Javascript con la creazione di Rhino on Rails [link] ma anche relatore di importanti conferenze ed autore del suo tech-blog molto seguito, è diventato più famoso negli ultimi giorni per il suo post (accidentalmente) impostato come pubblico, in cui ha descritto in maniera dettagliata le motivazioni che gli hanno fatto abbandonare Amazon e quelle che adesso gli fanno abbandonare Google.

Foto [Google+]

Il Post diventa virale

Il Post [link] e il relativo wall-of-text di spiegazione [link] hanno in poco tempo riscosso decine di migliaia di condivisioni riscuotendo un forte successo e mostrando qualche imperfezione in una compagnia che tendiamo ad immaginare come perfetta. Ci sono problemi anche in paradiso?

La ragione principale di Yegge è che Google non sia più in grando di innovare, che sia passata da una compagnia innovativa ad una compagnia che insegue i concorrenti cercando di copiare dei prodotti sfornando delle copie spesso di qualità inferiore.

Le Motivazioni

Yegge sostiene che la compagnia abbia abbandonato la natura imprenditoriale del "prendersi dei rischi" per proteggere quanto fino ad ora realizzato, portando la compagnia ad un eccessivo protezionismo ed una vera innovazione pari a zero. 

In una compagnia dove non esiste un vero e proprio leader visionario (esempio Steve Jobs per Apple) non è facile prevedere il mercato, sfornare il nuovo prodotto di massa, fare il botto. Il problema principale è che l'unico vero prodotto di successo ed innovativo è stato il motore di ricerca, tutto il resto è stato un tentativo ripetuto di emulare compagnie concorrenti.

Facciamo qualche esempio:
  • Google+ è stato una copia di Facebook/Twitter
  • Google Cloud equivale a Amazon Web Services o Microsoft Azure
  • Google Home? Amazon Echo
  • Google Assistant? Apple Siri
  • Android? Apple iOS
Ma è proprio su Google+ che Yegge ha focalizzato la sua invettiva, ritenendola una piattaforma patetica non solo superficialmente, ma anche mal realizzata in quanto lui stesso ha potuto appurare la mancanza di API al lancio e uno stato deludente al momento attuale.

Il futuro di Google è a rischio?

Direi di no, e anche Yegge conclude il suo post con una frase di speranza:

"I'm not saying it's too late for us, but the longer we wait, the closer we get to being Too Late"

Tradotto: non sto dicendo che sia troppo tardi, ma più aspettiamo più ci avviciniamo al "troppo tardi".

Comprendo le motivazioni che hanno spinto Yegge ad abbandonare Google, anche se una personalità come la sua meriterebbe una fondazione di una compagnia a se stande dove possa esprimere tutto il suo potenziale (se non riesci a stare per più di 6 anni in posti come Amazon o Google, significa che ti sentirai stretto in qualsiasi realtà lavorativa). 



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