Prima di dedicarmi ad un nuovo post incomprensibile e per appassionati di programmazione, ho voluto dedicare un po' di tempo ad un argomento che mi sta particolarmente a cuore.
L'importanza di chiamarsi Ernesto, famoso libro di Oscar Wilde, il titolo richiama fondamentalmente all'importanza di essere onesti (ernesto-onesto con l'inglese Ernest-earnest). Troppo spesso nel mondo del lavoro, anche a causa della lotta alla sopravvivenza scatenata dalla crisi, ci si trova davanti a situazioni in cui concorrenti, ma anche colleghi, si comportano veramente male.
Vi è mai capitato di avere un collega in ufficio o un compagno di corso che fa di tutto per apparire "bravo" agli occhi della gente anche a costo di danneggiare i propri colleghi? Persone che si nascondono dietro un foglio di carta intestata o dietro grandi paroloni privi di contenuto.
Una persona onesta è una persona affidabile. Chi è onesto con gli altri prima di tutto è onesto con se stesso, chi è onesto con se stesso conosce i propri limiti e mette tutto l'impegno in quello che fa. è il collaboratore perfetto in quanto sa mantenere il controllo (chi conosce i propri limiti e si applica in quello che fa non si fa cogliere dall'ansia perchè sa che è il meglio che può essere ottenuto alla luce delle sue capacità). La persona onesta non inventa scuse quando qualcosa non va, non modifica di nascosto un codice durante i test con il cliente, non mette di proposito bug nel codice per rendere la sua presenza indispensabile in azienda.
Conosco persone che dicono spesso "a essere bravi si prende sempre nel.." ma sinceramente preferisco la mia integrità morale.
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